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Monza-Torino: Rocchi ha detto la sua riguardo la partita

Ecco i giudizi di Gianluca Rocchi sul match Monza-Torino, tra cui il gol di Rodriguez, per lui del tutto regolare

Gianluca Rocchi è intervenuto a Open Var su Dazn per dire la sua sulla partita Monza-Torino: Daniele Doveri non doveva annullare il gol di Rodriguez, prima di tutto. Il fallo di Zapata su Caldirola non era un fallo. Il designatore ha affermato che non c’è cosa rilevante da dover intervenire nel contatto Lookman-Dimarco. Ciò che è certo è che Doveri, il quale aveva immediatamente fischiato il fallo a gol già realizzato e andando così ad annullare tutto, è ora vittima di una consuetudine “virale” ormai da qualche settimana, ovvero il crollo dei difensori.

Il concetto degli “accentuatori”

Annata difficile, dove non sono mancate le proteste, i dubbi e tanto meno gli errori. Ciò ha sicuramente coinvolto Doveri, in Monza-Torino, e Maresca, entrambi non immuni nella gara di Firenze. Il dito ora viene puntato verso gli “accentuaori”, ovvero quei difensori che espasperano alcuni contatti. Tale concetto può non essere una novità per certi attaccanti: per questo è stato apprezzato Lazaro e il suo non-cadere, colpito da Gagliardini. In ogni caso, il fatto/fallo non ha credibilità: quel gol di Rodriguez, eseguito durante il 26′ del primo tempo, non era di certo da abolire. Alcuni difensori continuano con questa assurda tendenza tipica di tale stagione, come è successo anche a Faraoni contro la Juve e a Caldirola in Monza-Bologna.

Una tendenza già vista e rivista

Il tema si è esteso alla grande ormai: Daniele Doveri non avrebbe ricevuto nessuna revisione dal Var se avesse comunicato il rigore per il fallo di Gagliardini su Lazaro, perché il contatto era evidente. Doveva valutare meglio tale contatto di Zapata su Caldirola, alquanto lieve. Certi “crolli” non vanno di certo sanzionati. Caldirola è stato già protagonista nel match Monza-Bologna, con l’albitro Pezzuto successivamente fermato e Di Paolo al Var. Qui il gol era stato annullato per il fallo inesistente da parte di Zirkzee. Sembra proprio una vera moda: a tal proposito va ricordato l’episodio con protagonista Faraoni in Juventus-Verona, dove il capitano dell’Hellas si è alzato per osservare lo sviluppo dell’azione per poi rimettersi giù. Queste situazioni sono ormai viste e riviste, e il rischio è che il giocatore, in questo caso, possa avere l’effetto opposto. Il caso Dimarco-Lookman del match Atalanta-Inter, ad esempio, ha visto l’arbitro Sozza valutare bene la situazione e prendere un’ottima decisione, mantenendo così valido il gol della Dea. Praticamente, d’ora in poi, visto l’andazzo della situazione, chi esagera con certe cadute non avrà alcuna tolleranza da parte degli arbitri. Nello stesso tempo, tornando al rigore non concesso a Lazaro, lo stesso che venne bandito a Seck in Coppa Italia, si mantiene vivo il concetto del non comunicare un messaggio sbagliato: Doveri ha reputato quel contatto troppo leggero, così leggero che se avesse dato rigore il Var non gli avrebbe concesso di toglierlo, ma sarà comunque importante non far passare il messaggio che se il giocatore non cade allora non è rigore.

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