Cos’è lo short selling nel trading?
Le possibilità offerte dal trading
Il mondo del trading esercita un certo fascino su moltissime persone che sognano di poter guadagnare da casa investendo parte dei propri capitali.
Grazie alle piattaforme di trading online, inoltre, investire è praticamente alla portata di tutti coloro che hanno a disposizione anche semplicemente uno smartphone o un tablet ed una connessione ad internet.
Ma in cosa consiste il trading? Detto in parole semplici, implica l’acquisto di titoli finanziari ad un certo prezzo con l’intento di rivenderli quando il loro prezzo è cresciuto. La differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita rappresenta il guadagno del trader.
Tutte queste operazioni possono essere eseguite in maniera semplice ed intuitiva da una piattaforma di trading, un broker che funge da intermediario.
Per approcciarsi a questo mondo è fondamentale imparare a padroneggiare le leggi che ne regolano il funzionamento. Sul sito https://toptrading.org possiamo avere accesso a tutta una serie di strumenti ed articoli utili per formarci ed iniziare a fare trading con consapevolezza.
Quello che abbiamo descritto rappresenta un’operazione classica di trading. La bravura dell’investitore sta proprio nell’analizzare e prevedere gli andamenti dei mercati ed entrare quando il prezzo è basso ma ci sono delle previsioni future di crescita.
Ma mettiamo il caso di trovarci in una situazione in cui i mercati finanziari sono in discesa. Il modo per continuare a trarre un profitto si chiama short selling. Come funziona?
Come guadagnare quando il mercato è in perdita
Nelle azioni di trading classico vige la regola di comprare al minimo e vendere al massimo. Nello short selling funziona esattamente il contrario.
In pratica si individua uno strumento che, secondo le nostre analisi e previsioni, perderà valore nel breve periodo.
A questo punto si vende una quota di questo strumento (indici, CTF, ETF), anche se non la si possiede. Questo passaggio è possibile grazie ad un intermediario, solitamente un broker, che va di fatto a prestarci il denaro per consentirci di vendere la quota da noi selezionata.
Successivamente il trader deve andare a ricomprare la quota inizialmente venduta. Questo passaggio è obbligatorio per chiudere la posizione di short selling.
Se il trader riacquista la quota dell’indice venduto ad un prezzo più basso di quanto lo ha venduto la prima volta, registra una plusvalenza.
Semplifichiamo il tutto con un esempio. Mettiamo il caso di vendere un pacchetto di ETF a 1000 euro. Questi soldi verranno messi da parte dal broker, senza che siano disponibili sul nostro conto.
In un momento successivo riacquistiamo la quota a 900 euro. La differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto (100 euro), sarà il nostro guadagno, a cui andranno detratte le commissioni per il broker.
Possiamo pertanto dire che diventa vantaggioso operare in short selling soprattutto quando si prevedono dei momenti al ribasso.
Questa tecnica è usata anche dagli investitori più capaci per aumentare la propria capacità di rispondere all’andamento dei mercati.