
Romeo e l’oro dei PC
Romeo è il nome della tecnologia, tutta italiana, creata per estrarre l’oro dalla schede di vecchi PC o, meglio, dalle loro schede elettroniche.
Recuperare per non sprecare
Il recupero dell’oro (e non solo) dalle schede elettroniche di PC (e ripeto, non solo) ha un’importanza indiscutibile: non solo non si sprecano energie e materiali, ma si riduce anche il pesante impatto ambientale che si hanno dall’estrazioni dei metalli (preziosi e meno preziosi). Basta cercare acquistare metalli Milano e ci accorgiamo che chi recupera metalli, recupera anche le schede elettroniche per mandarle in fonderia, proprio perché si tratta di materiale che può essere riutilizzato senza problemi. D’altro canto basta pensare che, solo nel nostro Paese, ogni anno vengono gettate 2 mila tonnellate di schede elettroniche!
Estrarre Oro
Una volta in possesso di tutte le schede elettroniche e separate da qualsiasi altro elemento, però, si creava il problema di recuperare l’oro in esse contenuto: come fare? Ecco che entra in gioco Romeo, un tecnologia completamente made in Italy, brevettato dall’unità di Tecnologie Ambientali ENEA. A spiegare i vantaggi di questo sistema intelligente e sostenibile, è una ricercatrice di ENEA, Paola Brunori: “I vantaggi di ROMEO, rispetto ad altri procedimenti simili, sono diversi. Innanzitutto assicura una purezza assoluta dei metalli recuperati, poi il procedimento è a temperatura ambiente e dunque con bassi costi energetici e con un insignificante impatto sul territorio, e infine si può sviluppare anche attraverso impianti di piccole dimensioni”.
A questo punto è facile comprendere che il processo di estrazione compatibile con il rispetto ambientale e la possibilità di ricavare oro con un elevato grado di purezza (fino al 95%), rendono Romeo estremamente potenziale, utile e innovativo.
Cosa ci regalano le schede elettroniche?
Le schede che finiscono nell’immondizia creano enormi danni all’ambiente, inquinamento (perché per produrle si crea inquinamento, così come per estrarre le risorse primarie) e un grande spreco di risorte che, invece, potrebbero essere recuperate. Per avere un’idea di quello che contengono, basta sapere che da una tonnellata di schede elettroniche si possono estrarre: 260 kg di rame, 29 kg di piombo, 33 kg di stagno, 240 grammi di oro, 660 grammi d’argento, per un totale di 10mila euro.