Montecarlo, bilancio e paragoni tra F1 e FE
Entrambe le serie hanno corso nel Principato, da un punto di vista tecnico non si possono fare accostamenti tra le due ma si possono trarre degli elementi di ispirazione se si va alla ricerca dello spettacolo. Lo spettacolo di queste gare alimenta lo spirito competitivo anche tra i tifosi che scommettono sul loro pilota vincente. Visita bookmakersaams per scommettere insieme ai tuoi amici.
Pochi giorni di differenza ci sono stati tra le corse delle due categorie nel circuito di Montecarlo e qualche ragionamento esce spontaneo. Non si può certo mettere a confronto le due ma spunti e riflessioni potrebbero essere utili. In pole in entrambe le gare un pilota olandese, Robert Frijns in FE e Verstappen per la prima volta capolista in F1. Considerando che nella 500 Miglia di Indianapolis partirà Rinus Veekay in prima fila è un buon momento per l’Olanda.
Divario enorme tra la pole di Charles Leclerc e Antonio Felix Da Costa, il primo con un tempo di 1’10”346 il secondo 1’31”317 differenza di 31” un’enormità. Abissale la differenza anche se c’è stata una variazione di circuito in Formula E sia all’uscita del tunnel che alla Santa Devota. Le variazioni hanno apportato anche un rallentamento alle vetture.
Diversità tecniche delle vetture
Sicuramente tra le due auto c’è una diversità tecnica enorme, 250 kW cioè circa 340 cavalli contro le altre che ne hanno il triplo. In Formula E l’aerodinamica è più approssimativa ed il carico è minimo. Parlando di gomme in F1 il pilota nel fine settimana ha a disposizione una decina di treni gomme mentre in FE ne hanno uno e nemmeno slick.
Il conteggio dei sorpassi altra differenza netta tra le due gare, in F1 il numero di sorpassi che c’è stato per poter eguagliare quelli della FE servirebbero una ventina di edizioni in GP. In F1 non ci si può nemmeno provare vista la stazza delle auto di adesso. Nella gara di Montecarlo si è facilmente compreso i cambi di posizione anche se in tv c’è stata qualche mancanza da parte della regia. In FE risulta ignoto il numero dei sorpassi ma anche incalcolabile.
Solo in testa ci sono stati otto cambiamenti che hanno interessato ben tre piloti, nell’ultimo giro il sorpasso della vittoria e sotto la bandiera quello del secondo posto.
Incertezze e soluzioni diverse in gara
In F1 abbiamo avuto un pieno di adrenalina con Verstappen che sfiorava i guardrail come i compagni sia in qualificazione che in gara. In FE molti dei sorpassi erano necessaria per l’Attack Mode cioè l’obbligo di allargare la traiettoria alla curva del Casinò per prendere un surplus di energia per ben due volte nella gara. Non si può certo fare questo in F1 ma sicuramente anche in formula 1 c’è bisogno di novità. Forse si muoverà qualcosa già con la Qualifica Sprint. Nel 2023 la FE metterà, in campo le auto Gen3 che offriranno elevate performance.
In un’intervista il campione di FE Antonio Felix da Costa ha detto “non si può comparare la F1 e la FE. Scelte diverse in formula E e, cosa importante, deve dimostrare che le auto elettriche sono efficaci, performanti e sexy nel campo di sostenibilità. La scelta di un solo treno di gomme viene da questo e poi c’è il discorso del bilanciamento dei valori attraverso le, tanti parti in comune e con il sistema di qualifica che riequilibra il tutto.
In ultimo e non meno importante lo show, l’attack Mode ed il Fanboost”. Filosofia completamente diversa che non ha nessuna compatibilità con la tradizione della Formula 1 ma che può dare sicuramente degli spunti.